Las Villanas más Malas: Carlota (En nombre del amor)



La rubrica "Las villanas màs malas" si apre con una delle antagoniste più malvagie del mondo delle telenovele, Carlota Espinosa de los Monteros, personaggio de "En nombre del amor", storia del 2008 targata Televisa.
Ad interpretare questo ruolo è Leticia Calderòn, una della attrici di telenovele più amate e apprezzate anche all'estero, famosa, però, per i suoi ruoli positivi (ricordiamo, per esempio, la dolce e innocente Esmeralda).
Nella telenovela "En nombre del amor" Leticia Calderòn ci sorprende con un ruolo negativo, interpretato magistralmente:

"E' stata dura per me, ma avevo tanta voglia di interpretare una cattiva, e già mi stavo preparando a questo ruolo grazie a "Mujeres Asesinas". Sono sempre stata intrappolata nel ruolo della "buena" e questo personaggio è arrivato al momento giusto." ha dichiarato l'attrice in un'intervista.

"En nombre del amor" è il remake di "Cadenas de amargura" (Catene d'amore), e Leticia Calderòn ha dovuto interpretare un ruolo che era già appartenuto a Diana Bracho.


Diana Bracho in "Cadenas de amargura"
"E' stato un onore per me interpretare un personaggio che è stato già di Diana Bracho. Non vorrei però che venissimo paragonate, preferirei che il pubblico considerasse il mio lavoro come qualcosa a sè, dimenticando per un attimo quello della mia collega. Paragonarci sarebbe stupido. Io voglio riuscire a convincere il pubblico che posso anche essere la mala."
E direi che ci è riuscita alla grande. Per me è uno dei personaggi negativi più riusciti della storia di Televisa. Cattiveria allo stato puro senza ombra di pentimento.

LA STORIA DI CARLOTA (non leggere se hai intenzione di vedere la telenovela e non vuoi rovinarti la sopresa)



Carlota Espinosa de los Monteros  è una donna molto amata dagli abitanti del paesino di Real del Monte, considerata quasi una santa per la sua generosità e devozione.
Non manca mai alla S. Messa, recita il rosario, fa offerte per i poveri, si confessa con frequenza e mantiene sua sorella e sua nipote facendosi carico di tutte le spese.
Questo è quel che sembra...
In realtà Carlota è una donna invidiosa, malvagia e repressa. Fin da piccola ha dovuto crescere i suoi fratelli, Macarena e Javier, e non è mai stata felice.
Per questo motivo non vuole che gli altri lo siano e fa di tutto per impedire che le persone che la circondano possano essere più fortunate di lei, soprattutto sua sorella Macarena e sua nipote Paloma.
Quest'ultima vive quasi in una prigione fin da piccola poiché Carlota è la sua tutrice legale in seguito alla morte dei suoi genitori, Javier e Sagrario.
Carlota le impedisce di uscire con gli amici e soprattutto di frequentare ragazzi, non solo perché è invidiosa, ma anche perché la nipote riceverà una ricchissima eredità dai genitori al compimento della maggior età. Se Paloma, infatti, dovesse innamorarsi e sposarsi, lei perderebbe tutto il patrimonio del fratello. Se invece riuscisse ad isolarla, la giovane vivrebbe sempre insieme a lei e i soldi rimarrebbero in famiglia.
Macarena tenta di aiutare Paloma ad inseguire i propri sogni e ad evitarle una vita da reclusa come ella stessa è stata costretta a vivere.
La donna, infatti, da giovane ha avuto una bellissima relazione con Juan Cristòbal, il suo grande amore, e da questa storia è nata Paloma. La ragazza infatti non è la nipote di Macarena, come Paloma crede, ma la figlia. 
I due amanti sono stati separati da Carlota che ha mentito a tutti e due per separarli, ancor prima della nascita di Paloma.
Sia Macarena che Juan Cristòbal, infatti, hanno creduto che il loro amore fosse scomparso tragicamente.
Successivamente Macarena, essendo una donna estremamente fragile, si è lasciata convincere dalla sorella a far credere a tutti che la piccola Paloma fosse figlia di suo fratello e Sagrario, in modo da non dare scandalo.
Per nascondere questo segreto, però, Paloma ha vissuto dei momenti bruttissimi poiché ha creduto di perdere i propri genitori, che in realtà erano i suoi zii.
Tutto si complica ulteriormente quando la ragazza si innamora del giovane Iñaki, ragazzo di origini spagnole, molto generoso, dolce e sensibile.

La villana delle villane ovviamente farà di tutto per separare i due innamorati e non riuscendo a farlo con le buone, adotterà uno dei suoi infallibili piani: eliminare l'ostacolo uccidendolo.
Il giorno prima del matrimonio con la nipote, Iñaki verrà avvelenato con un'erba curativa, la belladonna che, se presa in dosi eccessive, porta all'arresto cardiaco.
Paloma perde un'altra persona a lei cara, cadendo nella più totale depressione.
Ma non è tutto... quando tornerà l'amore nella sua vita grazie ad Emiliano, Carlota si impegnerà come sempre a rovinarle tutto.

Iñaki, infatti, non sarà l'unica vittima della villana. Per mano sua morirà anche Arcadia, la cameriera del ragazzo, che ha collaborato inizialmente con lei a separare i due innamorati, il padre di Iñaki e la povera Macarena, proprio quando era riuscita a ritrovare il suo vecchio amore, Juan Cristòbal.
L'uomo è tornato a Real del Monte questa volta in veste di sacerdote, poiché dopo aver saputo della morte di Macarena, non era riuscito a legarsi ad un'altra donna e a sposarla, e ha preferito dedicarsi alla vita religiosa.
Tornando al suo paesino d'origine, Juan Cristòbal scopre che la donna che ha sempre amato in realtà e viva e pensa addirittura di togliersi gli abiti da sacerdote per sposarla.
Carlota, però, eliminerà anche sua sorella gettandola da una vetrata in casa sua, senza che la povera donna possa realizzare il suo più grande sogno.
Dietro l'omicidio di Macarena non c'è solo il desiderio di vedere infelice sua nipote, che da poco ha scoperto che la donna è sua madre e non sua zia, ma un segreto che Carlota ha nascosto per tanto tempo: la donna è innamorata di Juan Cristòbal fin da giovane e non ha mai accettato che quest'ultimo avesse occhi solo per Macarena.
L'omicidio risolve tutti i problemi di Carlota... o quasi.
Beh, perché Juan Cristòbal continua la sua vita da sacerdote e la respinge come sempre.
Cosa fare allora per poter avere accanto a sé l'uomo? Ricattarlo!
Ma nemmeno questo servirà perché Juan Cristòbal sarà disposto anche a finire in carcere da innocente ma non cederà mai al suo ricatto. Anzi, l'uomo si avvicinerà a Paloma scoprendo che è in realtà sua figlia e poco a poco i due, superati vari ostacoli, vivranno felici, senza però che quest'ultimo rinunci alla carriera religiosa.
Carlota ucciderà ancora altre persone, e tenterà di togliere la vita al medico che si era legato a Macarena e che aveva scoperto che 
Iñaki non era morto di infarto ma era stato avvelenato dalla perfida donna, senza però riuscirvi.
Niente riesce a fermare la villana di questa storia, ma niente le serve per ottenere ciò che vuole.
Verrà imprigionata, scapperà... ucciderà ancora... ma nell'ultima puntata la ritroviamo in carcere su una sedia a rotelle circondata dalle altre detenute che la prendono in giro.
Insomma un finale negativo per una donna che ha sempre comandato e preso decisioni a discapito degli altri, e che ora si ritrova sola, senza affetti e con persone che la detestano e le rendono la vita impossibile.


Carlota è stata una villana incredibile, di una cattiveria unica fino alla fine, assassina, manipolatrice, ipocrita, attraente, misteriosa, intelligente, furba, elegante...
E tu cosa ne pensi di questa cattiva?
Che voto le daresti?

Il mio voto è: 9!

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