Fotostory - Magia "O Astro" - Brasile 1977 - PRIMA PARTE

 

Attraverso foto e didascalie, ripercorriamo insieme l’intera trama di una delle telenovelas più interessanti in Brasile: "O astro", conosciuta in Italia con il titolo di "Magia".

Un’occasione per rivivere i momenti più intensi, per ricordare i personaggi indimenticabili e lasciarsi trasportare, ancora una volta, dal fascino senza tempo di Magia.



PRIMA PARTE



La storia ha inizio nel luglio del 1962, a Guariba Grande, una tranquilla cittadina dell’entroterra del Brasile, durante i giorni esultanti della vittoria della Seleção al campionato mondiale di calcio.
In questo scenario di apparente serenità, conosciamo Herculano Quintanilha (Francisco Cuoco, nella foto in alto a sinistra), uomo affascinante, carismatico e seduttore, dal passato misterioso e appassionato di astrologia, chiromanzia e telepatia. Insieme all’amico e complice Neco (Flávio Migliaccio, nella foto in alto a destra), imbroglione e scansafatiche, Herculano organizza una raccolta fondi per la ristrutturazione della chiesa locale. La campagna ha successo grazie alla fiducia della comunità e a una messinscena che coinvolge una finta squadra di “architetti”. Ma proprio quando il colpo sembra riuscito, Neco tradisce l’amico, fugge con tutto il denaro e si dilegua per iniziare una nuova vita al fianco della donna che ama..




Herculano, abbandonato e incastrato, viene processato pubblicamente nella piazza del paese: umiliato, spogliato e insultato da una folla inferocita, è costretto a subire l’onta della vergogna sotto gli occhi del figlio dodicenne, Alan (Luis Carlos Niño, nella foto in basso a destra), che lo ammira profondamente e rifiuta di credere alle accuse rivolte al padre. L’uomo riesce a fuggire, ma è costretto a lasciare alle spalle ciò che ha di più caro: il figlio e la madre del ragazzo, Doralice (Cleyde Blota, nella foto in alto a sinistra), donna forte e orgogliosa, proprietaria di un bar nel centro di Guariba.
Con il cuore spezzato e la dignità ferita, Herculano sale su un pullman diretto a Rio de Janeiro, giurando a se stesso che un giorno tornerà per riscattarsi. Alan corre disperato verso di lui, urlando tra le lacrime: «Portami con te, papà!»
Ma l’uomo, con il dolore nel petto, non può fare altro che allontanarsi…


Siamo nel 1974, a Rio de Janeiro. Neco gestisce una barberia ed è sposato con Laura (Ângela Leal, nella foto in alto a sinistra), dalla quale ha avuto due figli: Nequinho e Dulcinha. Con loro vivono anche la suocera Consolação (Eloísa Mafalda, nella foto in alto a destra) e le due figlie di lei, Lilian e Luísa.
Lilian, detta Lili (Elizabeth Savala, nella foto in basso a sinistra), è una giovane donna dal temperamento deciso e dallo spirito indipendente. Lavora come tassista, ma alla madre racconta un’altra versione: dice di essere commessa in una boutique e di frequentare corsi serali di danza classica. Tuttavia, la finzione non regge a lungo. Proprio il giorno del suo compleanno, la madre la segue di nascosto e scopre la verità, restando profondamente delusa.
Determinata a riportarla sulla “retta via”, Consolação interviene facendola licenziare, convinta di agire per il suo bene. Ma il gesto scatena in Lili una forte rabbia e un rancore che renderà difficile la riconciliazione tra madre e figlia.
Consolação, alle prese con gravi difficoltà economiche, si vede costretta a chiedere un prestito al genero Neco, ignara che quel gesto, destinato a sollevarla momentaneamente, si trasformerà in una fonte di ansie e complicazioni future.


Intanto, nei quartieri più chic della città, conosciamo la famiglia Hayala. Márcio (Tony Ramos, nella foto in basso a sinistra), figlio di Salomão Hayala (Dionísio Azevedo, nella foto in alto a sinistra) – potente banchiere – si prepara al suo primo giorno come presidente dell’amministrazione dell’emporio di famiglia. Salomão e sua sorella Magda Magda (Ida Gomes, nella foto in alto a destra) sono emozionati: Márcio, appassionato di musica e talentuoso trombettista, aveva sempre rifiutato di seguire le orme familiari. Vederlo finalmente salire a bordo dell’elegante Mercedes nera per assumere un ruolo di responsabilità riempie Salomão d’orgoglio: ora può sperare che tutto rimanga “in famiglia” anche dopo la sua morte. La madre di Márcio, Clotilde – detta Clô (Tereza Rachel, nella foto in basso a destra) – è più giovane del marito, disinteressata agli affari e tutta presa dal proprio benessere: trattamenti estetici, bagni rilassanti, pranzi e cene di beneficenza dove può ostentare generosità. Anche del figlio pare curarsi ben poco: Márcio, timido e insicuro, si sente fuori posto in quell’ambiente.

Quando in azienda tutti iniziano a chiamare Márcio “dottore”, il giovane si imbarazza e chiede di essere trattato come gli altri dipendenti. Poi si rifugia nel suo studio e, isolandosi da tutti, prende la tromba e inizia a suonare, cercando rifugio nella musica. Ma una chiamata insistente interrompe tutto: è Niltinho, amico musicista, che gli comunica la morte improvvisa del professor Canário, il suo amato insegnante di musica. Sconvolto, Márcio fugge dall’emporio e corre nella modesta casa del professore. Scosso dalle condizioni in cui viveva, ordina che gli venga organizzato un funerale dignitoso, tutto a sue spese. Tornato in ufficio, ancora in preda all'emozione, osserva dei soldi lasciati da un cliente sul tavolo a seguito di una transazione. In un impeto impulsivo, prende il denaro, apre la finestra e lo lancia in strada, tra la folla stupita. «Questo è da parte di Canário! Il miglior trombettista del mondo!» grida. Questo gesto dimostra quanto Márcio sia inadatto al mondo degli affari, che gli appare sempre più vuoto e corrotto. La morte del suo maestro, abbandonato e povero, segna per lui un punto di rottura. Con la tromba in mano, lascia tutto e si allontana, gettando la famiglia nello sconcerto. I familiari, infatti, iniziano ad accusarsi a vicenda per quanto accaduto. Jôse (Silvia Salgado, nella foto in basso a destra), la fidanzata, e Felipe (Edwin Luisi, nella foto in basso a sinistra), un suo amico, riescono a rintracciarlo più tardi al funerale di Canário, mentre accompagna il corteo suonando la sua tromba. Ma lo perdono di vista subito dopo...


Herculano ha trovato lavoro come mago e veggente in una churrascaria. Con la sua partner Valéria (Maria Helena Velasco, nella foto in alto a destra) si esibisce in spettacoli di telepatia, continuando a ingannare il pubblico per guadagnarsi da vivere.
Lili, che nel frattempo ha trovato lavoro nella barberia di Neco e si è fidanzata con Natalício. Il giovane, deciso a sposarla, si oppone con fermezza all’idea che lei continui a lavorare e lo fa sapere chiaramente a Consolação e a Neco. Ma Lili, orgogliosa e determinata a non rinunciare alla propria indipendenza, è pronta a difenderla a ogni costo.
Un giorno la giovane scopre con orrore che sua madre, pressata da Neco per il rimborso del prestito, ha pubblicato un annuncio sul giornale per vendere uno dei propri occhi. Sconvolta, si confida con Natalício, che interviene e presta il denaro a Consolação, ma a una condizione: che Lili lasci il lavoro nella barberia.



Nel frattempo, gli Hayala attendono notizie di Márcio. I giorni passano senza che il ragazzo dia alcun segnale ma, nonostante l’assenza del giovane, si organizza un ricevimento sontuoso. Oltre a tutti i componenti della famiglia Hayala, partecipano anche i signori Assunção: il padre e le due figlie Amanda (Dina Sfat, nella foto in alto a sinistra) e Jôse, e la fidanzata del signor Assunção, Miriam. Amanda, in passato sposata con Samir – uno dei fratelli di Salomão – sembra accettare nuovamente la corte dell’ex marito.
Nella ditta di Assunção le cose non vanno bene: gli affari sono in calo, e il capofamiglia spende troppo per la nuova fidanzata Miriam. Amanda e Felipe Cerqueira, rispettivamente architetta e direttore commerciale, decidono di affrontarlo per discutere della situazione.
Passano diversi giorni e finalmente Márcio torna a casa, ma non è solo: è sporco, scalzo e accompagnato da diversi animali randagi che ha raccolto per strada. «Erano bisognosi. Non potevo lasciarli là» dichiara, deciso. Tutti restano scioccati e credono che il giovane sia impazzito, ma Salomão, pur sconvolto, non trova il coraggio di impedirgli di portare gli animali in casa.
Márcio non si separa mai dai suoi "nuovi amici" e se ne prende cura continuamente. La famiglia Hayala, preoccupata, è convinta che il ragazzo abbia bisogno di cure mediche. Clô si abbandona a continue scenate isteriche per la presenza degli animali in casa e finalmente viene chiamato un medico, che raccomanda degli esami specifici. Márcio si rifiuta di sottoporsi alle cure e racconta di aver avuto una visione di San Francesco d’Assisi che gli avrebbe detto di diffondere l’amore e il bene tra le persone.
Il ragazzo, sempre tormentato dal senso di colpa per essere ricco in un mondo pieno di miseria, cerca di redimersi aiutando i domestici. Chiede al padre un aumento per i suoi dipendenti e si spoglia di tutto ciò che è superfluo, cercando di imitare il suo santo protettore.



Herculano, intanto, continua a godere del suo successo come finto sensitivo. Il suo nome comincia a farsi conoscere in tutta la città, attirando curiosi e creduloni. Tanto che, una sera, Neco, Laura, Lili, Natalício e un’amica, Tânia, decidono di assistere al suo spettacolo, attratti dalla fama del “professore” capace di leggere il futuro. Lo show, tra trucchi e suggestione, colpisce in particolare Lili, che comincia a credere che l’uomo possa davvero aiutarla a fare chiarezza sul proprio destino.
Herculano, durante lo spettacolo, riconosce tra gli spettatori Neco, l’uomo che ha cercato per anni. Da quel momento, non lo perderà mai di vista e lo tormenterà, fino a quando non pagherà per la vergogna che gli ha fatto subire in passato.
Neco, sempre più agitato e spaventato, teme che la famiglia scopra la truffa del 1962 con i fondi della parrocchia. Approfittando di questa paura, Herculano inizia a ricattarlo e si intromette nei rapporti familiari, con l’intento di allontanare Lili dal suo fidanzato, il macellaio Natalício (Carlos Eduardo Dolabella, nella foto in basso a destra).
L'uomo si installa in una delle stanze della barberia, trasformandola nel suo “studio”, dove ogni giorno riceve decine di donne desiderose di conoscere il proprio futuro...


Salomão è sempre più tormentato dal comportamento inquietante del figlio Márcio, che appare distante, assente, come immerso in una realtà parallela. L’uomo, già carico di tensione, inizia a sospettare che la moglie possa avere una relazione con Felipe. Quando la affronta, lei nega con fermezza.
La situazione esplode durante una violenta discussione familiare. Márcio, in un gesto estremo di ribellione, annuncia di voler rinunciare a tutto ciò che il padre gli ha dato. Spogliandosi completamente, lascia lo studio di Salomão e attraversa nudo il salone, davanti agli ospiti attoniti, simbolo vivente del rifiuto del potere paterno e delle convenzioni familiari.
Colpito e sconvolto dal gesto del figlio, Salomão cade nella disperazione e, convinto che Márcio sia ormai fuori controllo, prende una decisione drastica: lo farà internare in una clinica psichiatrica.
Ed è così che il dottor Miguel e gli infermieri lo portano via con la forza...


Amanda assiste a uno spettacolo di Herculano, accompagnata dall’ex marito Samir, con cui sta tentando una difficile riconciliazione. Inizialmente scettica nei confronti dei presunti poteri del sensitivo, Amanda osserva lo show con distacco, finché Herculano non la sorprende rivelando il contenuto nascosto di un portasigarette d’oro che lei porta con sé: una dedica incisa da un certo Frederico, in ricordo di “momenti indimenticabili trascorsi insieme”.
La rivelazione la turba profondamente, costringendola ad allontanarsi. Samir, colto da un’irrefrenabile gelosia, pretende spiegazioni: vuole sapere chi sia l’uomo e se la relazione risalga al periodo in cui erano ancora sposati. Amanda lo rassicura, spiegando che si tratta di un legame successivo alla loro separazione, ormai lontano nel tempo. Ma le sue parole non bastano. La gelosia – da sempre punto debole di Samir – riaffiora con forza, acuita dal confronto costante con il fratello Salomão, che non perde occasione per rimproverarlo. Samir, inoltre, teme che Márcio, una volta ristabilitosi, possa prendere il controllo dell’azienda, relegandolo ai margini.
Il rapporto tra Amanda e Samir si deteriora rapidamente, minato da tensioni, insicurezze e antichi rancori.
A Márcio, intanto, viene diagnosticata una nevrosi accompagnata da un’ulcera duodenale. In un primo momento il giovane rifiuta ogni visita, persino quelle dei genitori e della zia Magda, che ha sempre rappresentato per lui una figura materna, più presente della madre biologica. In seguito accetta di incontrarli, nella speranza che possano intercedere per la sua dimissione, ma i medici sono categorici: dovrà restare sotto osservazione per almeno un mese. Márcio tenta la fuga, ma viene prontamente fermato da un’infermiera. 



Herculano riceve la visita del signor Dondinho (Juan Daniel, nella foto in alto a sinistra), padre di Doralice, che gli porta notizie sorprendenti sul figlio Alan, ormai ventunenne. Con sgomento, Herculano scopre che la donna ha nascosto ad Alan le lettere che lui gli aveva inviato, motivo per cui il giovane non aveva mai risposto.
Dondinho è giunto da lui per chiedergli aiuto: Alan ha abbandonato gli studi, ha trovato un modesto impiego a Guariba e intende sposare una ragazza del posto. La madre non è riuscita a dissuaderlo, e il suocero propone ad Herculano di unire le forze per farlo tornare sui suoi passi. Pur consapevole della distanza che li separa e dell'impossibilità di ritornare in paese, Herculano decide di scrivere una lettera al figlio, affidandola a Dondinho con la speranza di toccargli il cuore.
Herculano, pur ansioso di ricevere notizie del figlio, non ha smesso di pensare a Lili. L'uomo tenta di far riflettere la ragazza sulla sua decisione di sposare Natal, un uomo che non accetta l’idea che lei possa continuare a lavorare. Herculano insiste sul diritto alla libertà e all’indipendenza di ogni donna, ma Lili è combattuta: ama lavorare nel negozio del cognato, ma si sente pressata dalla difficile situazione economica della sua famiglia e dalle insistenze di Donna Consolação, che la spinge a “sistemarsi” con un buon partito.
A complicare ulteriormente le cose, Neco confessa a Natal che Herculano sembra interessato a Lili. Geloso e sospettoso, Natal (Carlos Eduardo Dolabella, nella foto in alto a destra) si reca alla churrascaria dove lavora il presunto rivale per affrontarlo. Herculano chiarisce la situazione: in passato lui e Neco hanno vinto una grossa somma di denaro, ma Neco è fuggito con la sua parte, e ora lui pretende semplicemente di essere risarcito.
Nel frattempo, Neco confida alla moglie Laura la necessità di affrontare un periodo di ristrettezze economiche, spiegando che deve far fronte a un vecchio debito con il professor Herculano, che ora non può più rimandare. Laura, però, ignora la verità: il marito sta in realtà restituendo, a rate, il denaro ottenuto anni prima con un furto. Convinta che Neco sia uno degli uomini più onesti e generosi che abbia mai conosciuto, non sospetta minimamente del suo passato. 


Sempre più provato, Márcio riceve la visita di Jôse, che con tenerezza gli riporta la sua amata tromba. Ma né nella clinica né a casa riesce più a suonare: lo strumento, un tempo simbolo di libertà, ora è solo un peso. Márcio apprezza il gesto ma confessa di non fidarsi più di nessuno, nemmeno di lei. Da quel giorno il giovane, perso ogni interesse, userà la tromba solo per infastidire le infermiere. Inoltre rifiuta il cibo e getta le medicine dalla finestra. Ciò che desidera è vivere da solo e dedicarsi agli ultimi, ai poveri, ai bambini abbandonati, a chi non ha voce.
Salomão cerca un compromesso: si dice disposto a finanziare la sua "vocazione", a patto che Márcio resti a casa e continui a lavorare nell’azienda di famiglia. Ma il figlio rifiuta senza esitazioni. Non vuole aiutare da lontano né sotto condizioni: desidera sporcarsi le mani, guardare negli occhi chi soffre, e offrire un aiuto reale e diretto.
Di fronte a tanta determinazione, Salomão promette di firmare le dimissioni, ma solo al termine della soroterapia. Sperando che un atteggiamento più morbido possa convincerlo, almeno, a concludere il ciclo di cure.
Clô, nel frattempo, si rifugia nell’evasione. Frequenta il cinema, si mostra allegra, come se nulla stesse accadendo. Quando zia Magda la rimprovera, lei si difende dicendo che è il suo modo per non soccombere al dolore, per proteggersi dalla sofferenza che le condizioni del figlio le provocano ogni giorno.
Anche Samir fa visita a Márcio, ma non per confortarlo. Pur volendogli bene, il suo unico intento è assicurarsi che resti internato, lontano dall’azienda e da qualunque possibile minaccia al suo potere. 


Alla villa Hayala si tiene una sfarzosa festa per il compleanno di Salomão, organizzata a tema Le Mille e una Notte. Tra gli ospiti, Jôse partecipa con riluttanza, spinta dalla sorella Amanda. La giovane non riesce a comprendere come la famiglia possa celebrare con tanta leggerezza, mentre Márcio è ricoverato in clinica, in uno stato di evidente fragilità emotiva e psicologica. La sua presenza alla festa è segnata da disagio e indignazione, espressione di un profondo conflitto tra le apparenze mondane e la sofferenza nascosta che grava sulla famiglia.
Clo è infastidita dal fatto che Jôse e Miriam indossino un abito rosa da odalisca, identico al suo. Intanto, Salomão nota che Felipe si allontana misteriosamente dalla festa e si apparta nel giardino, nascosto tra gli alberi, in compagnia di una donna. La donna fugge senza farsi vedere, ma lascia dietro di sè un velo rosa.
Furioso, Salomão caccia via Felipe dalla villa. Tornato nel salone, osserva la moglie, poi Miriam, poi Jôse. Per lui, quel velo appartiene certamente alla moglie: da tempo sospettava della loro relazione, e quella è un’ulteriore conferma.
Salomão è frustrato e amareggiato: ha fatto tanti sacrifici per costruire la sua ricchezza, ma la moglie non lo ama, e il figlio è in clinica, lontano e fragile. Magda cerca di rassicurarlo, ricordandogli che Márcio è una brava persona e che ha solo bisogno di tempo per guarire. 


Herculano non paga con regolarità Valéria, la sua partner negli spettacoli di magia: le dà solo qualche spicciolo, appena sufficiente — a suo dire — per prendere un taxi per tornare a casa. Umiliata e furiosa, la donna decide di vendicarsi nel modo più crudele possibile: davanti ai suoi occhi, brucia la lettera di Alan. Una lettera che Herculano aspettava da ben dodici anni!
Sconvolto, Herculano cerca subito di mettersi in contatto con Fra’ Laurindo, che in passato lo ha sempre aiutato, ma Doralice gli impedisce di parlare con il ragazzo, fingendo che sia lui a non voler sapere nulla del padre. Il giorno seguente, tuttavia, Herculano tenta di nuovo e, con sua grande sorpresa, riesce finalmente a sentire la voce del figlio.
Durante la telefonata, Alan gli racconta che in quella lettera cercava di spiegare tutti i suoi tentativi, finora vani, di riabilitare il nome del padre in paese. Aggiunge che, se Herculano dovesse tornare, rischierebbe l’arresto a meno che non estingua un debito di 500.000 reais. Confessa anche di aver abbandonato l’università e di lavorare ora come meccanico, nel tentativo di mettere da parte abbastanza denaro per aiutarlo a saldare il debito.
Herculano è profondamente toccato. Con voce ferma ma rotta dall’emozione, esorta il figlio a riprendere gli studi: “Ho sempre mandato soldi proprio per darti un futuro diverso dal mio,” gli dice. Lo invita anche a riflettere bene sull’idea di sposarsi: è ancora troppo giovane, troppo inesperto per affrontare un passo tanto importante.
Nel frattempo, Amanda e Samir si riappacificano, e lui si trasferisce a casa sua. Anche Miriam si prepara a stabilirsi lì: ha deciso di sposare Mello, suscitando il disappunto di Amanda e Jôse, che faticano ad accettare la sua scelta. 


Nel frattempo, Márcio mette a punto un piano per fuggire dalla clinica. Approfitta della presenza di un tecnico incaricato di una riparazione nel bagno della sua stanza. Gli propone un accordo: in cambio di denaro, dovrà fingere che il guasto sia più grave del previsto e chiedere una scala per poter “controllare meglio” il problema salendo sul tetto.
Appena la persona di guardia si allontana per recuperare la scala, Márcio paga il tecnico e si fa prestare la sua uniforme. Travestito da operaio, riesce così a eludere la sorveglianza e uscire dalla clinica senza destare sospetti.
Fuori, come per uno scherzo del destino, c’è un taxi fermo. A bordo c’è Herculano, che ha appena accompagnato Beatriz: la donna, colta da un malore nel locale dove l’uomo lavora come illusionista, si è fatta accompagnare lì, invece di rientrare subito a casa, perché desiderosa di controllare lo stato di salute di Márcio.
Mentre lei entra, il ragazzo si infila al volo nel taxi. Herculano intuisce subito che il giovane non se la passa bene e che sta fuggendo da qualcuno o qualcosa e, senza fare domande, ordina al tassista di partire. L’autista, nervoso, teme si tratti di un bandito in fuga.
Durante il tragitto, Márcio si accascia, colto da un malore dovuto all’ulcera. Herculano lo sorregge e, frugando tra i suoi effetti per capire chi sia, trova una tromba, un’immagine di San Francesco d’Assisi e una cospicua somma di denaro.
L'uomo decide di portarlo con sé nel locale dove lavora. Una volta ripresosi, gli offre qualcosa da mangiare. Márcio divora tutto come se non toccasse cibo da giorni. Poi, senza esitare, paga sia il taxi sia il pasto.
«Tieni pure quei soldi», dice infine a Herculano. «Non mi servono.»
L’uomo lo guarda stupito e, colpito da quel gesto, risponde con calma:
«Va bene. Allora li tengo io. Quando ne avrai bisogno, sai dove trovarmi. Lavoro qui, saranno al sicuro.»
Márcio annuisce appena, poi si allontana in silenzio.
Herculano lo osserva turbato. È certo di una cosa: quel ragazzo non è un criminale. Ha all’incirca l’età di Alan, e le parole che il figlio gli ha detto — il desiderio di riscattarsi per permettergli un giorno di tornare — gli tornano alla mente con forza.
Sente per Márcio un legame inspiegabile, profondo. Un’empatia che sa di paternità. 


CONTINUA....



Commenti