Attraverso foto e didascalie, ripercorriamo insieme l’intera trama di una delle telenovelas più interessanti in Brasile: "O astro", conosciuta in Italia con il titolo di "Magia".
Un’occasione per rivivere i momenti più intensi, per ricordare i personaggi indimenticabili e lasciarsi trasportare, ancora una volta, dal fascino senza tempo di Magia.
51.
Nell’appartamento di Felipe cresce l’ansia: gli amici Mara e Neltinho, preoccupati per la sua assenza prolungata, decidono di avvisare Cerqueira. L’uomo, che ignorava il ritorno del figlio in Brasile, reagisce con grande agitazione alla notizia, ma sceglie di attendere, sperando che Felipe si faccia vivo da solo. Tuttavia, con il passare delle ore, la tensione aumenta e tutti iniziano a temere il peggio. Cerqueira è tentato di contattare casa Hayala, ma esita, temendo di peggiorare ulteriormente la situazione. Nel frattempo, Márcio rientra a casa e Lili lo affronta, chiedendo spiegazioni. Non riesce a comprendere come possa comportarsi in maniera così egoista, sapendo che ad attenderlo c’è una moglie incinta. Come al solito, ne nasce una discussione accesa e, in preda alla confusione, il giovane si rifugia nell’appartamento di Herculano. Qui, sopraffatto dalla crisi, apre la finestra e attira l’attenzione dei passanti in strada. Comincia a urlare frasi sconnesse sull’amore, sul bisogno di perdonarsi, sull’urgenza di amarsi senza vergogna. Dice che è pronto a lanciarsi dalla finestra per dimostrare che si può anche morire per amore del prossimo. Lili, attirata dalle urla del giovane, entra nell'appartamento di Herculano e, vedendo il marito in quello stato delirante, si sente male e vacilla, sul punto di svenire. Herculano, allarmato, richiama Márcio alla realtà. Il giovane si riprende, accorre da Lili e le chiede perdono.
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Nel frattempo, Clô, ormai sveglia, viene informata dei tentativi messi in atto per rintracciare Salomão e si meraviglia del fatto che il marito non sia ancora rientrato, anche se è sicura che sia un suo modo per farla preoccupare e punirla, dopo la scenata di gelosia. Magda, ancora sconvolta per il suo rientro anticipato, chiede se lui abbia detto qualcosa prima di uscire che possa aiutare a capire cosa lo ha spinto a scappare via in quel modo. Clô risponde con esitazione, suggerendo che probabilmente Salomão non voleva che lei uscisse con i suoi amici ed è andato a parlare con loro. Intanto, un’inquietudine inspiegabile spinge Herculano verso casa Hayala. Poco dopo, infatti, alla villa, quando il telefono squilla, è Sílvia ad alzare la cornetta e dall’altro capo c'è Youssef che comunica una notizia sconvolgente: hanno trovato il corpo senza vita di Salomão, al volante dell’auto di Clô, precipitato in fondo a un burrone. L’identificazione è stata possibile grazie ai documenti presenti nel veicolo. In quel momento, Youssef si trova all’Istituto di Medicina Legale, in attesa della restituzione del corpo. Magda, dopo aver ricevuto la notizia, resta pietrificata e, in stato di shock, mormora tra sé parole confuse, incredula davanti all’idea della morte di Salomão. Si dirige nello studio dell'uomo e inizia a sistemarne i documenti con gesti febbrili, come se l’ordine potesse restituire normalità a ciò che è appena accaduto. Continua a parlare da sola, rievocando il momento in cui ha conosciuto Salomão, i suoi modi stravaganti, il suo accento, le frasi buffe che le diceva, i suoi errori nei giochi di parole. Poi scoppia a ridere, istericamente. Clô entra nella stanza e resta perplessa davanti al comportamento della zia. Le chiede se stia bene, ma Magda continua a parlare come se non l’avesse sentita, rivendicando il primato nel cuore di Salomão: è a lei che parlava per prima, con lei condivideva i ricordi. Poi si abbandona a un pianto convulso, ripetendo che, nonostante tutto, lui non le ha mai parlato d’amore. Clô, allarmata, insiste per sapere cosa sia successo. Magda riesce infine a contenersi e le comunica la verità: Salomão è morto. Clô, sconvolta, pensa che si tratti di uno scherzo. Ma Magda, ora più calma, le spiega che il corpo è stato ritrovato nella sua auto, in fondo a una scarpata. Clô si rifiuta di credere a quelle parole, è convinta che la zia sia confusa. Chiama Sílvia, che però non arriva. Magda, seduta sulla poltrona del marito, la accusa: è lei ad averlo ucciso con il suo disamore.
53.
Poco a poco, la notizia della morte di Salomão si diffonde tra parenti, amici e collaboratori della famiglia Hayala. Amanda, Jôse, Cerqueira, i dirigenti e i dipendenti del gruppo finanziario vengono informati, resta però da avvisare Márcio. Qualcuno suggerisce che la persona più adatta a farlo sia il professor Quintanilha. Beatriz chiama al ristorante dove lavora, ma viene informata che non è lì e che sarà rintracciabile solo in serata. Poco dopo, però, Sílvia annuncia con sorpresa che Quintanilha è arrivato in casa. Tutti si stupiscono: nessuno lo ha avvisato. Herculano spiega che non sapeva nulla, ma di aver sentito un’irresistibile necessità di recarsi alla villa. Samir lo accompagna nella stanza dove si trovano le donne e gli racconta cosa è accaduto. Il professore si dice profondamente colpito e porge le sue condoglianze. Amanda, però, lo ringrazia a malapena e si allontana. Samir gli chiede di occuparsi di avvisare Márcio e mette a sua disposizione l’auto della famiglia con un autista. Ancora scosso, Samir vuole sapere da cosa fosse stato spinto ad arrivare lì, chi lo avesse avvisato. Herculano risponde che non aveva ricevuto nessuna notizia: è stata un’intuizione, un presentimento. Spiega di essersi svegliato con l’ansia nel cuore a causa della crisi avuta da Márcio il giorno prima e di aver pensato che il padre dovesse essere informato del suo stato d’animo. Si era mosso solo per questo, senza immaginare di scoprire che l'uomo fosse deceduto e così tragicamente.
54.
Márcio, dopo le sue lunghe passeggiate intrise di riflessioni e tormenti, fa ritorno nel suo appartamento, ma solo per pochi istanti. Anche Herculano è tornato: ha congedato l’autista e chiesto che gli venga chiamato un taxi. Ha un compito difficile da affrontare: comunicare a Márcio la morte del padre. Con voce grave, gli racconta di aver avvertito una strana sensazione, quasi un richiamo, come se l’uomo volesse parlargli un'ultima volta. Spinto da quell’intuizione, aveva deciso di telefonare a casa Hayala (omettendo di essere andato personalmente alla villa), certo che avrebbe ricevuto una notizia, bella o brutta che fosse. E purtroppo, era la peggiore possibile. Lili appare turbata, e Márcio, incredulo, inizia lentamente a percepire il peso delle parole. Herculano gli comunica che il funerale si terrà entro un’ora e, se vuole esserci, deve sbrigarsi a raggiungere i suoi familiari. Márcio, sospettoso, teme possa trattarsi di una messa in scena per convincerlo a tornare a casa. Ma Herculano si limita a indicargli il taxi in attesa. "Se vuoi venire, io ti aspetto qualche minuto giù in taxi. Sei tu a decidere". Esitante, combattuto tra il dubbio e il dolore, Márcio alla fine decide di seguirlo. I due si avviano insieme al funerale, mentre Lili, affacciata alla finestra, li osserva andare via con lo sguardo velato di tristezza. Poco dopo la ragazza riceve la visita di Luísa e Tânia, che le portano dei vestiti lavati e stirati. Anche Natalício è lì e sale per consegnarle i dolci preparati da Dona Consolação, che la sorella aveva dimenticato. In realtà, è impaziente di rivedere la sua ex per vedere come sta e come si è sistemata in quella casa, viste le voci che circolano a casa di Neco. I due si fermano a parlare con dolcezza della sua gravidanza, della sua vita così diversa e di Márcio. Natalício è commosso, Lili è felice di rivederlo e gli dice che è un bravo ragazzo e che ha apprezzato molto il suo gesto. Poi lo prega di riferire a sua madre che non le perdona di non essere salita a trovarla. Nel frattempo, rimasti finalmente soli, Neco e Laura si dicono felici. Neco canta, si gode il silenzio e ammira la bellezza della casa. Laura gli confida con un sorriso complice che, insieme al piccolo Nequinho, ha sabotato ogni tentativo di vendita inventando difetti ad ogni visita degli acquirenti. Neco la elogia divertito, ma non riesce a nascondere una certa preoccupazione: teme che Herculano possa tornare a reclamare il pagamento del debito. Giura che farà qualsiasi cosa pur di proteggere la loro felicità. Laura, però, cerca di rassicurarlo. Lo invita a non fare drammi e gli promette che nessuno rovinerà la loro serenità. Intanto, il funerale di Salomão è gremito. Tra i presenti ci sono giovani, anziani, bambini, amici e parenti. L’atmosfera è densa di commozione. Amanda comincia a sentirsi male, e Cerqueira le propone di accompagnarla via. Ma lei rifiuta: sente che, per rispetto verso Samir, deve restare. Intorno a loro, tutti si domandano dove sia finito Márcio. Ed è Jôse la prima a scorgerlo: lo vede arrivare.
55. Márcio è teso, scosso, ma accanto a lui c’è Herculano, che lo sostiene con discreta fermezza. Nella camera ardente, il giovane viene accolto con commozione da Clô, Magda e dagli altri familiari. Jôse lo abbraccia a lungo, lasciando finalmente emergere il sentimento che aveva tenuto nascosto. Herculano si muove con naturalezza tra i parenti, come se fosse parte della famiglia, e riceve le condoglianze insieme a loro. Dopo il funerale, Youssef e Amin si avvicinano al professore per parlargli della possibilità che Márcio torni a casa. Herculano promette che farà tutto ciò che è in suo potere. Nel frattempo, a casa, Tânia fa compagnia a Lili. Le due parlano della morte del patriarca Hayala. Tânia osserva che ora Márcio è il nuovo capo della famiglia, ma Lili la interrompe bruscamente: non vuole nemmeno sentirlo dire. Secondo lei, Márcio detesta quel mondo e non tornerà mai. E aggiunge che preferisce mille volte restare dov’è piuttosto che vivere di nuovo con quella gente. Alla villa degli Hayala, la famiglia è riunita. Márcio arriva insieme a Samir e Herculano. Clô lo accoglie con affetto, ma lui chiarisce subito che non potrà trattenersi a lungo. Samir lo prega di restare almeno il tempo necessario per discutere alcune questioni urgenti. Amanda, visibilmente provata, si congeda. Jôse resta. Herculano si offre di accompagnare Amanda a casa; lei inizialmente rifiuta, ma Samir le consiglia di accettare. Prima di entrare nello studio di Salomão, Samir chiede a Márcio come si senta a tornare lì, dopo tanto tempo. Márcio risponde con distacco: dice di non provare nulla, che detesta quella vita. Samir cerca di fargli capire che ora ha delle responsabilità, ma il giovane ribatte seccamente che non ne vuole sapere. Jôse interviene, ricordandogli che ora è lui il capo della famiglia. Márcio nega con decisione. Rimasto un momento da solo con lei, le confida che quel mondo non gli appartiene, e che lei ha scelto proprio ciò che lui rifiuta. Jôse lo abbraccia e gli confessa tutto il suo amore, ma lui si allontana per partecipare alla riunione. Lei lo richiama, dicendo che ha tante cose da raccontargli, soprattutto quello che suo padre diceva di lui.
56.
Márcio entra nello studio che fu di suo padre, accolto da un silenzio carico di tensione. Invitato a sedersi sulla poltrona di Salomão, rifiuta: non si sente pronto né vuole assumere responsabilità. Samir lo invita semplicemente a parlare, e Márcio pone subito la domanda che lo tormenta: perché suo padre è morto in modo così improvviso e violento? Nessuno sa dare una risposta precisa. Si domanda come mai fosse solo in macchina, a notte fonda, lui che non usciva mai senza compagnia. Samir suggerisce di chiederlo a Clô, che racconta di essere stata accusata ingiustamente da Salomão, rientrato da San Paolo in preda alla gelosia. Quando lei aveva detto di voler scendere a prendere le chiavi dimenticate dell’auto, lui aveva insistito per farlo da solo. Nessuno sa spiegare perché, una volta in garage, sia salito in macchina e sia fuggito via. Clô, in lacrime, ribadisce di non avere alcuna colpa. Samir cerca di calmarla, ricordando il carattere impulsivo di Salomão, forse diretto a casa degli amici con cui lei diceva di aver passato la serata. Youssef informa che la polizia ha aperto un’inchiesta e che bisognerà attendere i risultati. Durante la riunione, gli zii cercano di convincere Márcio a prendere il posto del padre, ma lui rifiuta: non vuole saperne di quel mondo, gli importa solo capire come sia morto Salomão. Clô insiste sul fatto che spetti a lui, mentre Youssef e Amin propongono di affidare la direzione a Samir, temporaneamente. Clô acconsente, a patto che sia una misura provvisoria. Mentre la famiglia si confronta su queste questioni, Herculano accompagna Amanda a casa con l’auto di Samir, che gliel’ha offerta ignaro dell’attrazione tra i due. Durante il tragitto Herculano tenta un contatto fisico, ma Amanda lo respinge. Una volta a casa, lui si serve da bere e comincia a provocarla con osservazioni taglienti sul suo carattere. Amanda lo deride, ma lui continua finché, all’improvviso, la bacia. Lei resta fredda, poi comincia a cedere. Con tono ironico, Herculano afferma che in una vita precedente Amanda era una domatrice di leoni nel XVIII secolo in Francia. Lei scherza, ma quando lui insinua che frustava gli uomini come bestie da circo, si infuria e gli dà uno schiaffo. Herculano glielo restituisce, e tra i due esplode uno scontro verbale. Lui se ne va, ma torna subito dopo con un orecchino che lei ha perso. Amanda lo reclama, ma Herculano si rifiuta di restituirlo, dicendo che lo farà solo quando lo meriterà. Prima di uscire, le lascia il suo biglietto da visita e le suggerisce di contattare la sua segretaria per fissare una seduta.
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Nel frattempo Márcio parla con Jôse e lei gli racconta di quanto Salomão amasse parlare di lui, di quanto fosse fiero del figlio. Márcio si commuove e ammette che anche lui voleva bene al padre. Solo quando si perde qualcuno, dice, si capisce quanto lo si amava. Jôse annuisce, ricordando che quasi ogni giorno passava a casa Hayala per parlare con Salomão di lui. Lui è curioso di sapere tutto: come è iniziata la relazione, cosa facevano insieme, cosa si dicevano. La conversazione, intima e amichevole, procede su quel tono fino all’arrivo di Herculano, che è tornato alla villa per riportare il giovane a casa. Il professore, prima di ritirarsi con Márcio, si reca da Clô, che è nel mezzo di una delle sue consuete crisi di nervi. Le prende le mani e la guida a calmarsi, chiedendole di respirare profondamente, di fidarsi e di lasciarsi andare. Clô, visibilmente turbata, si sfoga: dice di non reggere la pressione, di sentirsi sopraffatta. Non accetta che il figlio rifiuti di assumere la guida delle aziende, è sconvolta per la morte tragica di Salomão e teme ciò che emergerà dalle indagini della polizia. Implora che Márcio resti, che non se ne vada. Herculano la incoraggia a sfogarsi, a piangere se necessario, e le infonde fiducia. Clô continua a parlare senza freni, fino a chiedergli di occuparsi del suo oroscopo. Lui acconsente e le chiede i dati di nascita. Le assicura che, se dovesse accadere qualcosa di negativo, ci saranno i mezzi per deviarlo. Clô è colpita dalla parola "deviare" e chiede spiegazioni. Herculano le ribadisce che nessun male cadrà sulla famiglia, e che può fidarsi. Ormai Clô è tranquilla, completamente conquistata dalla calma e dalla sicurezza dell’uomo. Gli conferma che Samir assumerà la direzione delle imprese solo in via temporanea, fino a quando Márcio non sarà pronto. Herculano le promette che entro due mesi il figlio tornerà e prenderà il posto del padre, ma sottolinea che non dovranno forzarlo né interferire. Poi va a cercare Márcio per sapere se intende restare o se preferisce andare via con lui. Márcio, che in quel momento è ancora con Jôse, dichiara che dovrà tornare a Niterói, dove qualcuno lo aspetta e ha molto bisogno di lui. Solo Magda viene messa a conoscenza del fatto che Márcio diventerà presto padre. Sia lui che Herculano le chiedono però di mantenere il segreto. Poco dopo, Clô si presenta di nuovo, nel tentativo di convincere Márcio a restare, abbracciandolo forte.
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Nel frattempo, a casa di Lili, arriva un giovane che cerca Herculano. La ragazza scopre che si tratta di Alan, il figlio del professore e, felice di conoscerlo, gli consegna la chiave dell’appartamento del padre, affinché possa sistemarsi lì ad attenderlo.
Nell’appartamento di Amanda, intanto, Samir le comunica che è stato deciso che sarà lui ad assumere provvisoriamente la direzione delle Imprese Hayala, visto che Márcio ha rifiutato ogni coinvolgimento. Tutto lascia pensare che Samir finirà per prendere definitivamente il posto di Salomão. L'uomo afferma di aver bisogno di Amanda, del suo sostegno e della sua presenza. Non le chiede però di lavorare al suo fianco, ma di lasciare la Construtora Mello Assunçao e di dedicarsi interamente a lui. La conversazione si conclude con un bacio appassionato.
La comparsa improvvisa di Alan nell’appartamento di Herculano lo sorprende profondamente, ma l’emozione ha presto il sopravvento sulla sorpresa. Quel ragazzo rappresenta tutto per lui, ed è evidente che l’affetto è pienamente ricambiato. Alan è giunto a Niterói con uno scopo ben preciso: consegnare al padre ventimila cruzeiros vinti al totobola (totocalcio). Herculano, commosso, rifiuta il denaro, spiegando che la sua vecchia promessa alla chiesa di Guariba la onorerà da solo, con il proprio lavoro. Invita il figlio a tenersi quei soldi, ma Alan insiste: desidera vedere il padre riabilitato agli occhi della gente del paese, e il prima possibile. Herculano riesce a convincerlo a restare qualche giorno a Niterói, promettendogli che lo porterà a visitare i luoghi più belli di Rio de Janeiro. Mentre parla, Alan si addormenta, stanco. Herculano si prepara a dormire anche lui; tira fuori dalla tasca l’orecchino di Amanda e lo ripone nel cassetto del comodino. Intanto, nell’appartamento di Márcio e Lili, il dolore per la morte di Salomão incombe. Márcio è sconvolto, tormentato dal dubbio che non si sia trattato di un semplice incidente. È convinto che ci sia qualcosa di oscuro dietro quella notte, e si colpevolizza: se fosse stato lì, forse tutto si sarebbe potuto evitare. Lili cerca di calmarlo, lo invita a riposare, ma lui si alza e decide di andare a parlare con Herculano. Nel suo appartamento, il professore consulta le carte. Sostiene che la morte di Salomão non è stata un incidente qualunque, ma il risultato di qualcosa di ben più grave. Le carte parlano di un viaggio interrotto, di un cambio di direzione improvviso, di una deviazione verso un luogo che non avrebbe dovuto essere raggiunto. Márcio non si mostra sorpreso: aveva già sospettato tutto questo. Herculano lo esorta a non abbandonare la sua famiglia, ricordandogli quanto Salomão avrebbe avuto bisogno di lui, e non l’ha avuto. Márcio, deciso, promette di fare di tutto per scoprire la verità.
59.
Márcio lascia l’appartamento di Herculano. Rimasto solo, il professore telefona a Clô: è il momento di far valere con decisione il diritto di Márcio alla presidenza del Gruppo Hayala. Samir, sottolinea, dovrà sostituirlo solo in caso di reale impedimento. Clô è d’accordo e accoglie con entusiasmo le sue parole, soprattutto quando lui le assicura che, entro un mese, Márcio sarà pronto a riprendersi il posto che gli spetta. Ma prima che possa affrontare Samir, Clô viene raggiunta da Magda, che decide di non mantenere oltre il segreto confidatole: Márcio sta per diventare padre. La notizia la sconvolge. Sconvolta e incredula, fatica ad accettare un’altra scossa così forte dopo la morte di Salomão. L’idea stessa di diventare nonna la manda nel panico. Reagisce con rabbia, rifiuta la nuova realtà e si mostra decisa a scoprire chi sia la donna che, a suo dire, ha manipolato suo figlio. Magda prova a calmarla, ricordandole che Márcio sembra sinceramente legato alla ragazza e che il dottor Quintanilha sa bene cosa fa. Ma Clô, sempre più agitata, chiede un caffè e lascia la casa sbraitando: «Nonna! Io nonna! È ridicolo!»
La donna si reca così agli uffici del Gruppo Hayala, dove la direzione è riunita con Samir alla guida. Il suo arrivo improvviso sorprende tutti. Si siede e dichiara di voler assistere alla riunione in cui si ratifica la nomina di Samir come presidente ad interim. Prima, però, condivide una notizia importante: ha ricevuto aggiornamenti dal figlio, e vuole che tutti sappiano che, entro un mese, Márcio sarà pronto a prendere il posto del padre. Samir e Youssef si scambiano uno sguardo perplesso, Beatriz osserva la scena in silenzio, e la riunione prosegue. Nel frattempo Amanda decide di cambiare strategia con Samir. Sa bene che il futuro della sua impresa di costruzioni dipende da lui. Samir ne è entusiasta: per la prima volta gli sembra di avere Amanda tutta per sé. I due si incontrano nel suo appartamento, dove Samir le confida il desiderio di avere al fianco non una semplice donna d’affari, ma una vera compagna, una donna che lo ami incondizionatamente. Amanda risponde con ironia e il tono si fa subito un po' teso. Mentre le parla, Samir nota uno degli orecchini che le aveva regalato tempo prima e, incuriosito, le chiede come mai non stia indossando anche l’altro. Amanda mente con prontezza, dicendo che l’ha lasciato al piano di sopra, in camera. Samir le chiede di indossarli entrambi la sera seguente, in occasione della cena che sta organizzando per loro. Un invito che suona più come una richiesta simbolica: un gesto d’intimità, un segno di appartenenza. Intanto Herculano continua a cercare Neco per sollecitare il pagamento del debito. Alla barberia, Natalício, Neco e Almeidinha commentano l’enigmatica figura del professore: tutti concordano che abbia qualcosa di magnetico e straordinario. Persino Tânia ha lasciato il suo lavoro per seguirlo come assistente al ristorante dove si esibisce. Amanda, intanto, è decisa a recuperare l'orecchino, rimasto nelle mani di Herculano. Si reca a Niterói per recuperarlo, ma invece del professore trova Alan. Il ragazzo resta affascinato dalla sua bellezza e, convinto che Amanda sia lì per una seduta, la invita ad attendere nella sala d’aspetto, osservandola con ammirazione da dietro una porta.
60.
Nel frattempo le indagini sulla morte di Salomão proseguono. La polizia si presenta alla villa Hayala per interrogare familiari e domestici: il maggiordomo, la guardia notturna, Silvia, Magda, Clô... chiunque abbia avuto contatti con lui quella sera. Clô racconta ogni dettaglio: il rientro a casa, la discussione con Salomão, le chiavi dimenticate, l’improvvisa fuga dell’uomo. Gli agenti annotano tutto con attenzione. Uno di loro le chiede se Salomão non avrebbe potuto recuperare le chiavi il giorno dopo e lei risponde di sì. Poi arriva una domanda più diretta: forse pensava di incontrare qualcuno in garage? Clô si sente colpita e offesa, l’agente si scusa, ma sottolinea che si tratta di una morte sospetta e che ogni ipotesi va considerata. Tutti restano sconvolti quando la polizia ipotizza un possibile omicidio. Gli agenti assicurano che i risultati arriveranno a breve e chiedono a tutti di restare a disposizione. Dopo la loro uscita, Clô crolla: è allo stremo. Magda cerca di rassicurarla, spiegandole che si tratta di prassi, e che è necessario chiarire ogni dettaglio. Salomão è morto in circostanze misteriose, e le autorità non possono ignorarlo.
Dall'altra parte della città, intanto, Felipe sta vivendo un momento critico. È in preda a una febbre altissima, delira, pronuncia frasi senza senso. Gli amici sono spaventati: hanno già avvisato suo padre e, temendo che le sue condizioni peggiorino, hanno chiamato un medico. Il dottore lo visita e raccomanda il ricovero, prescrivendo comunque alcuni medicinali. Cerqueira accorre accanto al figlio, che brucia di febbre, e lo trova in stato confusionale. Il giovane, tra i deliri, farfuglia di un’auto, di un documento, della necessità di nascondersi… nomina Clô, la supplica di essere chiamata, teme che qualcuno lo stia cercando. Parla di Salomão, come se stesse per arrivare. Il padre, sconvolto, va a comprare i farmaci, affidando Felipe a Mara, che resta al suo capezzale a tamponargli il sudore.
CONTINUA...
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