Le 15 curiosità sulla telenovela "Il ritorno di Diana"

 Nelle scorse settimane vi ho proposto una presentazione divisa in due parti della telenovela cult "Il ritorno di Diana", che è stata replicata da TlNovelas in Messico.


Ecco per voi alcune curiosità sulla telenovela d'epoca con Lucia Méndez che ha appassionato milioni di telespettatori.

 

     1 La telenovela è ispirata ad un libro sull'Inquisizione dal titolo "La familia Carvajal", che racconta di una famiglia ebrea torturata e condannata a morte sul rogo per professare un culto diverso.

    2 "Il ritorno di Diana" affronta varie tematiche come la reincarnazione, la parapsicologia, lo spionaggio industriale.

    3 Furono girate varie scene a Zacatecas per ricostruire l'anno 1627 e vennero coperte di terra le strade della città grazie a 200 camion.
    Per girare la scena dell'esecuzione sul rogo dei protagonisti Leonor de Santiago e Eduardo Carvajal, sono state assunte 700 comparse.


    4 Per il personaggio di Leonor de Santiago furono usati 8 vestiti d'epoca confezionati appositamente per la telenovela e che costavano fino a 500.000 pesos (uno dei vestiti pesava 10 chili). L'opera che ha ispirato gli abiti indossati da Lucia Méndez è "Las meninas" di Velàsquez, opera del 1656 che si trova al Museo Nacional del Prado, in Spagna.

   5 Guillermo del Toro fu incaricato di occuparsi degli effetti speciali della telenovela ed era lui a mettere le lentine di colore giallo all'attrice protagonista. Le lentine fuorno ispirate al personaggio di Robert de Niro in "Angel Heart - Ascensore per l'inferno" e furono realizzate a Los Angeles, California, per un costo di 1000 dollari, dagli stessi produttori di "Thriller" di Michael Jackson.

    6    L'attrice Lucia Méndez durante le riprese rimase incinta di Pedro Antonio, frutto della relazione con Pedro Torres, motivo per cui il regista dovette rivedere le inquadrature per non far notare al telespettatore che "Diana Salazar" fosse in stato interessante.
   

7 Quando suo figlio aveva soli 3 mesi, l'attrice fu accusata di aver avuto relazioni con Adolfo de Jesùs Constanzo, pericolo narcosatanico, e di Sara Marìa Aldrete Villareal, assassina seriale conosciuta come "La madrina", anche lei parte della setta di Constanzo che faceva sacrifici umani e animali.    Lucia Méndez e Yuri, anche lei accusata, si sono dovute difendere davanti ad un giudice e tempo dopo fu proprio Constanzo a confessare di non aver mai avuto rapporti con le due.

   8 Jorge Martìnez prima di girare la telenovela si è sottoposto ad un lifting al naso.

 9   L'attrice Patricia Reyes Espìndola, che nella telenovela interpreta Giordana, ha dichiarato in un'intervista che un giorno è stata fermata all'uscita da un ristorante da una persona che le ha consigliato di stare attenta alla sua persona poiché, recitando in una telenovela che affronta il tema della stregoneria, avrebbe potuto rischiare la vita. La persona le ha consigliato anche un modo per allontanare le energie negative, ovvero di gettare in ogni angolo del set delle caramelle e recitare Padre Nostro e Ave Maria.
    La Espìndola, pur essendo molto scettica al riguardo, cambia idea e decide di seguire il consiglio quando, durante la scena in cui il personaggio di Giordana viene ipnotizzata e trema come posseduta da una forza oscura, le lampadine della sala cominciano a fulminarsi spaventando tutti.


   10   E' andata in onda per la prima volta in Messico dall'11 aprile 1988 all'11 gennaio del 1989 su Canal de Las Estrellas.

   11 In Italia è arrivata su Rete A il 30 gennaio 1989 per concludersi il 26 maggio dello stesso anno.
    Successivamente viene replicata dalla stessa emittente:
    - dal 7 dicembre 1989 al 15 marzo 1990;
    - dal 5 ottobre 1990 al 20 febbraio 1991;
    - dal 21 ottobre 1992 al 12 gennaio 1993.


   12 Sull'emittente regionale Telenorba viene trasmessa dal 4 ottobre 1993 al 25 maggio 1994, mentre su Cinquestelle dal 9 settembre 1991 al 10 giugno 1992 alle ore 12:00.

 13   La telenovela viene riproposta dopo 32 anni il 27 gennaio 2020 su Canal TlNovelas.

  14  Nel corso delle prime puntate, la sigla originale della telenovela era il brano Un alma en pena, cantato dalla stessa Lucia Mendez. Contenendo il testo della canzone dei riferimenti blasfemi (parlava dei "sacerdoti infami") la canzone venne presto sostituita, per volere del direttore di Televisa, con il brano Morir un poco, sempre cantato dalla stessa Mendez.

   15 Pedro Plascencia, figlio dell'attrice Carmen Salinas, ha realizzato le musiche di tutta la telenovela per conferire maggiore suspence alla storia.

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