Tra le produzioni più enigmatiche della Televisa c’è La Casa al Final de la Calle, telenovela del 1989 che, pur avendo un cast di altissimo livello e una storia originale, non ottenne all’epoca il successo di pubblico che ci si aspettava nel prime time. Il pubblico messicano era abituato ai melodrammi “rosa” tradizionali e forse non era pronto per un racconto così insolito, sospeso tra mistero, thriller psicologico e dramma familiare. Proprio questa sua diversità, però, oggi la rende un piccolo cult.
Da mercoledì 26 novembre, salvo cambiamenti dell’ultimo momento, TLNovelas riproporrà per la prima volta questa telenovela cult, offrendo ai telespettatori l’occasione di rivedere (o scoprire) un titolo unico nel panorama televisivo messicano. Diretto da Jorge Fons e prodotto da Juan Osorio, il progetto segnò anche un momento importante nella carriera di Héctor Bonilla, protagonista maschile insieme ad Angélica Aragón. Fu la sua penultima partecipazione come attore in Televisa prima di un lungo allontanamento, concluso solo nel 2017 con il ritorno come regista.
Una trama fuori dagli schemi
La trama abbandona le formule consuete, puntando su mistero puro, segreti di famiglia, simboli inquietanti – bambole, sangue, oggetti che si rompono – e continui colpi di scena. Se all’epoca molti spettatori furono spiazzati, col tempo questo stile è stato rivalutato come un esperimento riuscito.
Al centro della storia c’è Eva Estrada, matriarca ossessionata dalla giovinezza e dal potere, interpretata da tre attrici: Elizabeth Katz (la Eva giovane, seducente e misteriosa), Martha Verduzco (nelle inquietanti apparizioni velata di nero, senza mai mostrare il volto) e Leonor Llausás (negli episodi conclusivi, dove appare una Eva anziana e perturbante). Questa scelta registica e narrativa crea un forte alone di enigma intorno al personaggio e alle sue azioni, rendendo l’intreccio ancora più insolito rispetto alle telenovelas tradizionali.
La vicenda prende avvio a Londra, dove Leonor Altamirano riceve la notizia della morte della nonna, doña Eva Estrada, donna dell’alta società messicana celebre per una bellezza che sembrava non scolorire con gli anni. La notizia suscita in lei sentimenti contrastanti: adorava la nonna, ma non le ha mai perdonato di aver mandato lei e la sorella Teresa in Europa, lontano dalla famiglia. Ossessionata dall’immagine e dal potere, Eva ha infatti tenuto a distanza le nipoti per non essere associata allo stereotipo dell’“anziana nonna”.
Leonor raggiunge Parigi per ritrovare Teresa, aspirante attrice e spirito libero, che accetta di seguirla in Messico nonostante le differenze caratteriali. Per le due sorelle, il ritorno nel Paese d’origine equivale a entrare in un mondo sconosciuto: la dimora di famiglia – un’autentica “casa al final de la calle”, enorme e decadente – è popolata di ricordi e presenze inquietanti. Gli amici di Eva, che non smettono di sussurrare sospetti e maldicenze, raccontano che nell’ultimo anno di vita la donna si era isolata completamente, allontanata da tutti dal giovane pittore César Peralta, suo amante, che molti accusano della sua morte.
Costrette a convivere con César nella casa della nonna, Leonor e Teresa sviluppano un rapporto ambiguo con il loro enigmatico "abuelastro".
L’indagine che le sorelle intraprendono per scoprire le circostanze della morte di Eva porta alla luce segreti oscuri, simboli inquietanti e rivelazioni inattese, trascinando lo spettatore in un thriller familiare sospeso tra melodramma e mistero.
Un cast memorabile
Accanto ad Angélica Aragón e Héctor Bonilla spiccano Leticia Calderón ed Eduardo Palomo, premiato ai TVyNovelas del 1990 come “Miglior Rivelazione Maschile”. Indimenticabile anche Saby Kamalich, nei panni di una donna coinvolta in una relazione con un uomo più giovane (Guillermo García Cantú) e protagonista di un radicale cambiamento dopo un intervento di chirurgia plastica.
Il mix di interpreti affermati e volti emergenti contribuì a rendere “La Casa al Final de la Calle” un titolo anomalo ma affascinante, ancora oggi ricordato per la sua atmosfera cupa e innovativa.
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