La forza di una donna - Riassunti (St2_ep 22_26)

 


Hatice decide di recarsi nella lussuosa abitazione di Suat per convincere sua figlia Sirin a tornare a casa nonostante il parere contrario di Enver. Sirin si convince a rientrare, ma una volta a casa crea immediatamente delle tensioni con entrambi i suoi genitori e con sua madre in particolare. Ceyda si offre a Jale come babysitter per suo figlio Bora, ma la dottoressa decide di non assumerla e questo fatto getta Ceyda in un profondo sconforto. Intanto Münir mette al corrente Sarp che Nezir ha messo sotto sorveglianza l’edificio dove abita Bahar in attesa che Sarp vi si rechi per incontrare Bahar e i suoi figli, percio’ lo mette in guardia dall’andare a far loro visita.

Hatice ed Enver riescono ad appropriarsi del cellulare di Sirin con l’intento di distruggerlo, ma vengono sorpresi dalla figlia. Mentre Arif accompagna Doruk e Nisan a scuola, la bambina ha una crisi di pianto apparentemente ingiustificata. La cena della verita’ e’ prossima e Yeliz e Ceyda sono sempre piu’ nervose. Nisan vorrebbe invitare anche Sirin, ma Hatice ed Enver fanno del tutto per evitare che la bambina inviti la zia.

Arif soffre molto per l’allontanamento da Bahar. Nel frattempo, Jale, Ceyda, Hatice ed Enver si sono riuniti a casa di Bahar per raccontarle la verita’ su Sarp. Nisan e’ molto impaziente di dire tutto a sua madre. Sarp si accorda con Münir: vuole andare da Bahar per avvisarla del pericolo che stanno correndo lei e i bambini. Cevat e’ preoccupato per la situazione e ha paura di Orhan.

Il ritorno di Sarp sconvolge Bahar e i bambini, i quali fanno fatica a capire tante cose. La donna cerca di proteggerli e di raccontare loro la verita’, dato che Doruk ancora pensa che sia tutto un sogno, ma emergono alcuni dettagli che sconvolgono la fragile stabilita’ emotiva di Bahar. Nel frattempo, Sirin ricatta Piril in merito a delle fotografie scattate con Sarp che deve riavere, ma la donna, esausta, replica che non le importa piu’ nulla. Sembra che non ci sia piu’ nulla che possa spaventarla.

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