I Temi Sociali: L'ecologia

“L'uomo è l'unico animale che inquina l'acqua che beve;
L'uomo è l'unico animale che uccide esseri di cui non si nutre;
L'uomo è l'unico animale che taglia le piante che gli danno ombra e frutti.
Per questo è condannato all'estinzione.”
(Benedito Ruy Barbosa, Pantanal,1990, Rede Manchete)

L'ecologia è stata il tema di fondo di molte novelas dell'autore brasiliano Benedito Ruy Barbosa. La deforestazione, la trasposizione delle acque dei principali fiumi brasiliani, il massacro degli indigeni e dello sfruttamento dei “sem-terras”, il delicato ecosistema del Pantanal (la più grande zona umida del Sud America) e del Sertao (la savana brasiliana) hanno fatto da panno di fondo a storie d'amore travagliate, a saghe familiari e conflitti generazionali ambientati nel Brasile profondo descritto dall'autore di Pantanal, Renascer, O Rei do Gado, Terra Nostra, Mad Maria e Velho Chico.
La madre Terra che diventa protagonista principale di trame di successo e controverse, le leggende e tradizioni degli indigeni, finalmente, raccontate al grande pubblico, la lotta al bracconaggio di animali in via d'estinzione, la speranza di un sistema agroeconomico sostenibile come la sintropia, grandi amori nati sulle rive di un fiume portatore di gioia e di grandi tragedie. La Natura madre e a volte matrigna ma sempre profondamente legata e fautrice ai destini dei protagonisti e degli antagonisti. L'autore sembra dirci che il nostro destino è nelle mani della Natura e il destino del Pianeta è nelle nostre mani.



Altre novelas e miniserie hanno trattato di ecologia:

Grande Sertao Veredas (Diadorim), tratta dal romanzo capolavoro di Guimaraes Rosa, il Sertao o meglio la Catinga con la sua peculiare fauna e flora è il teatro di uno scontro epico tra le bande in continua battaglia tra di loro e con lo stato centrale, tra vendette tremende, santoni, miracoli, terra secca e polvere rossa di sangue ma anche di pace tra le oasi e i torrenti cristallini che scorrono nel cuore del Brasile: dove i fiumi nascono guerrieri e non muoiono senza lottare.


Riacho Doce (Il paradiso del Male), miniserie di Aguinaldo Silva, ispirata dal romanzo di Josè Lins do Rego, girata nell'arcipelago Fernando de Noronha e nel Pernanbuco, un paradiso naturale e misterioso, con i protagonisti che incarnano la bellezza e a sensualità di questa terra avvolta dalla magia.


Anche Jorge Amado nel romanzo Tieta, adattata sia in novela che in film, quest'ultimo arrivato in Italia con il titolo Tieta do Brasil, affronta il tema ecologico l'istallazione di una fabbrica di Biossido di Titanio minaccia il paradiso di Mangue Seco (ultima spiaggia dello stato di Bahia al confine col Pernambuco) e la protagonista, Tieta, sarà l'ispiratrice della resistenza dei pescatori contro i magnati distruttori del paradiso.


L'Amazzonia e i suoi difensori sono protagonisti della miniserie “Amazonia – De Galvez a Chico Mendez” dove realtà storiche e finzione drammaturgiche si fondono per raccontare tre generazioni di eroi dello stato dell'Acrè (l'ultimo annesso al Brasile). Dall'estrazione del lattice alla deforestazione, la lotta per l'annessione dell'Acrè alla lotta per la difesa della foresta Amazzonica, i grandi amori e la consapevolezza della ricchezza del polmone verde della Terra.


In La Forza dell'amore Manuel Spada (Gustavo Bermudez) è un ecologista proprietario di un parco acquatico e addestratore di orche. Gli animali allevati e curati da Manuel hanno libero accesso all'oceano e nel corso della novela avranno un ruolo fondamentale in una sorta di pet terapy marina.


L'inquinamento marino è anche centrale in Huracan, la protagonista Elena è un'affermata biologa che insieme a Ulisse vuole smascherare Ernesto Villareale, un ricco industriale,che inquina le acque del porto di Mazatlan con gli scarichi delle sue fabbriche.


In Alen Luz de Luna hanno un ruolo centrale nella scoperta delle origini di Paolo gli indios Mapuche. L'uomo, salvato da una ragazza della tribù, prende a cuore la causa indigena difendendone tradizioni e cultura, tanto che scopre di essere anche lui un machupe. La villana Fanny, nel suo ultimo atto, incendia la riserva dei machupe ma anche lei viene inghiottita dalle fiamme.



In Pasion Morena il protagonista Leo, all'inizio descritto come un moderno Tarzan, difende strenuamente la foresta Lacandona del Chiapas, soprattutto dai tagliatori illegali che scopre, intervenendo per denunciare e punire i colpevoli.


In Luna la Heredera la protagonista vive con sua madre in una piccola cittadina del Mar Caribe. Il luogo paradisiaco chiama l'attenzione di un ricco uomo d'affari, Don Esteban, che vuole costruire un complesso turistico di grandi dimensioni, per interessi multinazionali. Victoria Mendoza, madre di Luna, non vuole vendere assolutamente le sue terre, che sono il centro del progetto. Alla sua morte, sarà Luna a lottare affinché venga salvata la costa.


                                              

Tra un bacio e un colpo di fucile, tra un bagno in acque paradisiache e una cavalcata tra la polvere rossa del Sertao, grazie alle novelas abbiamo nuotato con i botos (i delfini del Rio delle Amazzoni), attraversato deserti e solcato oceani, visto sterminate foreste e infiniti orizzonti.
La protezione e la preservazione del nostro pianeta è fondamentale per la nostra stessa sopravvivenza quindi le novelas hanno aiutato e aiutano a diffondere a un vasto pubblico l'importanza di questo delicato e fragile equilibrio che ci permette di restare in vita. Quando una novela riesce a far discutere, a mobilitare e a far pensare una fetta eterogenea di pubblico allora l'autore ha raggiunto il suo scopo.


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